Favoriti Giro d’Italia 2018, Maglia Rosa: Dumoulin fa paura, Froome sempre meno… Aru fuori dai giochi creati dai Mitchelton?
Cominciano ad arrivare i verdetti riguardo i favoriti del Giro d’Italia 2018. Al termine della prima abbondante settimana di corse, che conta in realtà nove tappe, di cui una crono e soprattutto due duri arrivi in salita, la classifica per la Maglia Rosa comincia a prendere una forma, non definitiva, ma chiaramente già abbastanza definita e quantomai interessante. Se nelle sue posizioni di vertice i distacchi sono abbastanza contenuti, mostrando così una tendenza comunque ancora rapidamente ribaltabile, si possono tuttavia cominciare a notare alcuni ritardi importanti da parte di alcuni protagonisti annunciati.
Alcuni corridori cominciano infatti ad ad avere già accumulato un gap abbastanza considerevole sino a questo momento, tanto che le loro possibilità di vittoria sono ormai a dir poco compromesse. In ogni caso, alcune tendenze sino a questo momento sono abbastanza chiare e, con il secondo giorno di riposo, alla vigilia della seconda settimana, è giunto il momento di fare nuovamente il punto della situazione riguardo i favoriti del Giro d’Italia 2018
Favoriti Giro d’Italia 2018
Il più appariscente sino a questo momento è senza dubbio Simon Yates, che nei due arrivi in salita di questo #Giro101 ha chiaramente mostrato di essere, al momento, il più in forma. Il britannico, coronando un perfetto gioco di una squadra che al momento sembra davvero la più forte (anche al di là dei due capitani), ha fatto la differenza sull’Etna per poi imporsi anche ieri a Campo Imperatore. Dopo l’ottima crono iniziale, sta costantemente guadagnando su tutti i rivali e il margine che comincia ad avere è interessante, pur tuttavia tutt’altro che confortevole. Corridore molto esplosivo, ha sinora trovato terreno perfetto per le sue caratteristiche e bisognerà vedere anche se il suo stato di grazia può reggere ancora fino a Roma.
Molto interessante in questo senso sarà capire come sta il suo Esteban Chaves, che sinora è sembrato stare a sua volta molto bene, ma senza balzare agli occhi come il compagno. Vincitore sull’Etna al termine di una lunga fuga, il colombiano segue bene gli avversari, dando l’impressione di poter invece migliorare con il passare dei giorni, come ha mostrato di saper fare gli anni scorsi. Scalatore tra i più temuti, dal canto suo troverà terreno sempre più ideale nelle prossime tappe, in cui le montagne non saranno più solo all’arrivo. Suo grande cruccio, discorso simile al compagno, sarà la cronometro.
Chi invece nella prova contro il tempo cercherà di costruire la sua vittoria, non solo quel giorno, ma potendo costruire tutta la propria tattica in funzione di quel giorno è Tom Dumoulin. Il campione uscente si è difeso egregiamente in queste prime frazioni di montagna, limitando i danni dai rivali, che al momento sembra in grado di superare agevolmente poi a cronometro. Prima di arrivarci ci sono altre grandi salite, così come ci saranno dopo. Terreno per staccarlo dunque non manca, ma così era l’anno scorso e poi a Milano sappiamo tutti come è finita (e senza il famoso problema gastrointestinale sarebbe finita già prima). L’uomo da battere è dunque ancora lui.
Sempre presenti e pimpanti sinora in salita, nella lotta quantomeno per il podio in questo momento sono pienamente in lizza anche Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) e Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida). Sempre nelle prime posizioni in salita, pronti ad attaccare e dare battaglia, si sono dimostrati sinora fra i più forti, non solo in salita, avendo dimostrato di potersi difendere molto bene anche a cronometro, dove potrebbero essere tra coloro che meglio limiteranno i danni dagli specialisti. La loro tenuta sulle tre settimane non è in discussione, così come la loro abilità nei grandi tapponi di montagna. Entrambi ai piedi del podio lo scorso anno, vogliono rifarsi nel 2018. E chissà che strada facendo non possano cercare di ambire a qualcosa di ancora più grande.
Se questi corridori sono sinora sostanzialmente dove si prevedeva, all’appello nelle posizioni di vertice mancano due degli uomini più attesi. Tra i favoriti alla Maglia Rosa del Giro d’Italia 2018 comparivano infatti chiaramente anche Chris Froome e Fabio Aru, che in queste prime nove tappe hanno invece mostrato di essere lontani dalla condizione dei rivali, trovandosi costantemente a difendere e inseguire, sino al mezzo tracollo di ieri. Se fino a prima di Campo Imperatore erano riusciti bene o male a limitare, mostrando di non essere in forma, ma comunque abbastanza tenaci da tenersi non lontani dai primi, la salita abruzzese ha cambiato prepotemente la situazione.
Entrambi hanno perso più di un minuto e ora si trovano, fuori dai primi dieci, con oltre due minuti da recuperare dal leader provvisorio. Malgrado manchi ancora molto per arrivare a Roma, sul Gran Sasso potrebbero essere svanite le loro speranze di vincere la Corsa Rosa considerando, non solo il ritardo, ma anche il gran numero di corridori che hanno davanti. Tra i due desta chiaramente più preoccupazione il sardo, che non avrà la crono a favorirlo, contrariamente al Keniano Bianco, il cui tonfo è tuttavia ancor più clamoroso visto che è l’uomo di riferimento in gruppo, grazie anche alla (sinora mai vista in Italia) schiacciasassi Sky, per i grandi giri. Non tutto è perduto per loro, soprattutto per il britannico, che una volta ripreso anche dalle cadute potrebbe cambiare ritmo. Ma, come se ce ne fossero poche da affrontare, il loro Giro è palesamente in salita.
Un altro che non sta propriamente brillando è chiaramente Miguel Angel Lopez, che malgrado la Astana si sia confermata una delle formazioni più attrezzate, non è ancora riuscito a lasciare il segno. In salita è vicino ai primi, ma sembra ancora un gradino sotto, vedendo così il suo ritardo dalla vetta a sua volta superiore a due minuti, persino dietro al compagno Pello Bilbao, autore di un’ottima prima parte di Giro, seppur molto discreta. Il colombiano potrebbe crescere ancora di condizione, non è molto chiaro come sta, ma anche lui rischia di aver perso ormai troppo, considerando anche la crono in cui sarà tra coloro che perderanno presumibilmente di più tra i big.
Tra le rivelazioni, o comunque piacevoli sorprese per quanto stanno facendo, spiccano Richard Carapaz (Movistar), vincitore di tappa a Montervergine di Mercogliano, dove ha sorpreso i suoi avversari che non lo hanno tenuto di debito conto, George Bennett (LottoNL-Jumbo), tra i migliori sull’Etna e comunque bravo a limitare i danni a Campo Imperatore, e l’ex leader Rohan Dennis (BMC), che limita come può i danni in salita pensando di poter guadagnare su tutti a cronometro. Incognite sulla tenuta sulle tre settimane, l’unico che ha riferimenti incoraggianti in tal senso è il neozelandse, mentre gli altri due sono tutti da scoprire. L’ecuadoriano sembra poter essere la vera sorpresa di questo Giro, ma è ancora presto ed è inutile caricarlo di aspettative. Sono comunque tutti e tre corridori che, per quanto visto sinora, posso giocarsi un posto nei primi cinque.
Tra le delusioni da registrare inevitabilmente anche Mike Woods (EF-Drapac), Davide Formolo (Bora-hansgrohe) e Louis Meintjes (Dimension Data), con quest’ultimo in particolare lontano parente di quel corridore, seppur un po’ parco, ma comunque capace di farsi vedere nel gruppetto dei migliori quasi sino alla fine. Malgrado un ottimo inizio, il canadese fa fatica in questa prima parte, in cui deve limitarsi a difendersi, perdendo comunque costantemente terreno. Lotta per un posto nei dieci, ma sembrava poter ambire a qualcosa in più. Malgrado ottime prestazioni in salita, il veronese è invece fuori dai giochi per la brutta prestazione sull’Etna dove, condizionato da una caduta, ha chiuso con oltre cinque minuti di ritardo. In salita sembra potersela giocare, ma la zavorra accumulata, seppur in un colpo solo, sembra davvero troppa.
Per un piazzamento nei dieci al momento sono in lizza anche il sempre costante Patrick Konrad (Bora-hansgrohe), il redivivo Carlos Betancur (Movistar), che con il passare dei giorni potrebbe anche chiedere qualcosa in più se continua su questa scia, anche se bisognerà capire il suo ruolo al fianco di Carapaz, e un’altra delle rivelazioni di questo inizio di Giro, ovvero Ben O’Connor (Dimension Data), che senza la sfortunata caduta (di cui è incolpevole) a Montevergine di Mercogliano sarebbe anche più su. Vista la situazione attuale, da non escludere che possano inserirsi nella lotta anche due preziosi gregari come Sam Oomen (Team Sunweb) e Sergio Henao (Sky), che potrebbero rappresentare soluzioni tattiche interessanti per cercare di smuovere le acque con tentativi dalla lunga distanza per forzare la reazione di altre squadre.
Borsino dei Favoriti Maglia Rosa Giro d’Italia 2018
***** Tom Dumoulin
**** Thibaut Pinot, ▲ Simon Yates
*** ▲ Esteban Chaves, ▼Chris Froome, Domenico Pozzovivo
** ▼ Fabio Aru , ▲George Bennett, ▲ Rohan Dennis, ▼ Miguel Angel Lopez,
* Carlos Betancur, Richard Carapaz, Davide Formolo, Ben O’Connor, Mike Woods
Borsino precedente (7 Maggio)
***** ▲Tom Dumoulin
**** ▼Chris Froome, ▲ Thibaut Pinot
*** ▼ Fabio Aru, Miguel Angel Lopez, Domenico Pozzovivo
** Esteban Chaves, Louis Meintjes, Mike Woods, Simon Yates
* George Bennett, Carlos Betancur, Rohan Dennis, Davide Formolo, Wout Poels
Borsino iniziale
***** Chris Froome
**** Fabio Aru, Tom Dumoulin
*** Miguel Angel Lopez, Thibaut Pinot, Domenico Pozzovivo
** Esteban Chaves, Louis Meintjes, Mike Woods, Simon Yates
* George Bennett, Carlos Betancur, Rohan Dennis, Davide Formolo, Wout Poels
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